La valutazione accurata delle abilità cognitive nei bambini è cruciale per evidenziare eventuali disturbi dello sviluppo neurologico e progettare il conseguente intervento riabilitativo. Tale valutazione è però particolarmente impervia: in primo luogo occorre scoprire se l'acquisizione danneggiata delle abilità è una conseguenza di un danno al cervello o di un suo sviluppo atipico. C'è inoltre una differenza notevole - nel bene e nel male - tra la perdita delle abilità acquisite a causa di danno al cervello nei bambini e negli adulti: infatti nei bambini un'eventuale lesione cerebrale influisce su un sistema neurocognitivo in fieri, per cui rischia non solo di impedire lo sviluppo adeguato delle abilità direttamente legate al funzionamento della parte lesa del cervello, ma influenza anche pesantemente il normale sviluppo delle altre abilità cognitive. La valutazione completa non solo dei deficit, ma anche dei punti di forza del bambino consente di pianificare adeguati interventi riabilitativi e psicoeducativi che consentano di capitalizzare sulle funzioni conservate per compensare le perdite che derivano direttamente dalla lesione cerebrale ed evitare l'instaurarsi di disturbi secondari in altre funzioni cognitive. Per queste ragioni, la valutazione neuropsicologica nei bambini non può consistere in prove che siano state progettate originalmente per stimare la perdita delle abilità acquisite negli adulti. Questo aspetto risulta particolarmente importante per la necessità di monitorare col tempo gli effetti dei trattamenti di riabilitazione, grazie ai quali anche piccoli miglioramenti possono permettere di guidare e sostenere l'efficacia del trattamento.
Attualmente in Italia la disponibilità di test appropriati per la valutazione neuropsicologica nei bambini è però limitata. Per tale motivo il Polo friulano dell'IRCCS "E. Medea" ha sentito l'esigenza di mettere a punto più strumenti per la valutazione neuropsicologica e neurolinguistica in età evolutiva. In particolare ha effettuato l'adattamento alla lingua italiana e la standardizzazione della batteria NEPSY II, ideata dalla prof.ssa Marit Korkman. La NEPSY è lo strumento di valutazione neuropsicologica del bambino dai 3 ai 16 anni più completo e sistematico pubblicato finora. Esamina lo sviluppo neuropsicologico del bambino in 6 domini cognitivi (attenzione e funzioni esecutive, linguaggio, funzioni sensorimotorie, elaborazione visuo-spaziale, memoria e apprendimento, percezione sociale) e consiste in prove che possono essere combinate in modo flessibile per formare una valutazione di base o estesa dei vari domini cognitivi. La possibilità di fornire sia punteggi quantitativi, che si compongono in un profilo neuropsicologico, sia osservazioni qualitative, affina ulteriormente lo strumento nel rilevare deficit cognitivi sottili che possono interferire con l'apprendimento. La NEPSY-II è stata standardizzata in inglese (1200 bambini; 2007), in finlandese (900 bambini; 2008) ed è stata standardizzata in italiano presso l'IRCCS "E. Medea" (800 bambini; in stampa). Attualmente sono in corso una serie di ricerche in bambini con disturbi mentali in Italia i cui risultati poi verranno comparati con quelli di studi clinici in Stati Uniti e Finlandia. In particolare, all'IRCCS "E. Medea" di San Vito al Tagliamento verranno valutati bambini con disturbi dello sviluppo e neurologici come disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), disturbi dell'apprendimento (dislessia e discalculia), disturbi del linguaggio, disturbi dello spettro autistico, epilessia e danni cerebrali acquisiti. Ciò consentirà un confronto più ampio tra i vari centri a livello nazionale, ma consentirà al tempo stesso di avere dati confrontabili con quelli di altri centri internazionali che usano la batteria NEPSY in altre lingue. In particolare, la combinazione dei dati raccolti in paesi diversi permetterà di esplorare la costante funzionale dello sviluppo conoscitivo indipendentemente dalla cultura, dalla lingua e dal sistema di istruzione. Inoltre, il numero enorme di dati disponibili offrirà un'opportunità unica di investigare gli effetti dei fattori anagrafici (ad esempio il genere) e socio-economici (ad esempio il livello di istruzione dei genitori) sullo sviluppo cognitivo.
La batteria NEPSY e le sue applicazioni saranno i temi al centro del convegno "Strumenti per la valutazione della neuroriabilitazione in età evolutiva", che si terrà a Pordenone, presso l'Auditorium della Regione Friuli Venezia Giulia, il 19 novembre 2010. Il Convegno, il cui responsabile scientifico è il prof. Franco Fabbro dell’IRCCS "E. Medea", vedrà i saluti del Presidente della Provincia di Pordenone dr. Alessandro Ciriani e del Sindaco di Pordenone dr. Sergio Bolzonello. |