In un’aula magna gremita (più di 400 partecipanti), il 25 ottobre sono stati presentati i risultati della ricerca italiana sulla salute mentale nei ragazzi, nell’ambito dell’incontro “Promuovere la salute mentale nell’età evolutiva” organizzato dall’IRCCS Medea – La Nostra Famiglia.
Si tratta dei risultati del primo Programma Nazionale di Ricerca Strategica in Età Evolutiva, guidato dall’IRCCS Medea – La Nostra Famiglia e che ha coinvolto la Regione Lombardia, l’IRCCS Stella Maris, l’Agenzia Sanitaria Regionale - Regione Emilia Romagna e l’Istituto Superiore di Sanità.
Questi i principali ambiti indagati:
1) SALUTE MENTALE E PREADOLESCENZA Lo sviluppo del bambino si configura come un'evoluzione attraverso un continuum costellato da momenti di passaggio - tappe di sviluppo - e dalla presenza di fattori di rischio e fattori protettivi, vincoli e opportunità, fino al raggiungimento della piena maturazione di competenze cognitive, emotive e relazionali. Il concetto di salute mentale e benessere psicologico in età evolutiva è quindi strettamente connesso non solo al patrimonio genetico del ragazzo, ma anche alla sua capacità di rispondere alle sfide continue provenienti dalla mutevolezza delle perturbazioni ambientali. Il campo di intervento per la promozione della salute mentale nel bambino e nell’adolescente è quindi ben più ampio della cura della patologia.
IL DIFFICILE EQUILIBRIO GENE/AMBIENTE I dati epidemiologici: continuità, discontinuità, il peso dei fattori biologici e ambientali
AIUTARE GLI ALTRI DIMINUISCE L’AGGRESSIVITA’ Lo sviluppo delle abilità prosociali nel bambino: una risorsa nuova per i percorsi di prevenzione
STANDARD ELEVATO NELLE UONPIA EMILIANE Epidemiologia dell’uso dei servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza
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2) AUTISMO INFANTILE I disturbi dello spettro autistico sono un gruppo eterogeneo di disturbi mentali gravi ad esordio nell’età infantile, caratterizzati da deficit nelle interazioni sociali e nella comunicazione. Le persone affette da un disturbo dello spettro autistico manifestano tipicamente, sin dall’età infantile, difficoltà nel comunicare con gli altri, nella socializzazione, e nello sviluppo di interessi e attività. In considerazione della loro gravità, pervasività e cronicità, tali disturbi sono un’importante fonte di stress per le famiglie delle persone affette.
RICONOSCERE IL DISTURBO AL 18° MESE Dalla diagnosi precoce alla valutazione di efficacia degli interventi
IL CARICO DI SOFFERENZA DELLE FAMIGLIE Lo Studio epidemiologico FABIA - FAmily Burden in Infantile Autism
IL TRATTAMENTO DELL’AUTISMO NEI BAMBINI E NEGLI ADOLESCENTI: LE LINEE GUIDA
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