comunicato stampa del 14/05/2012 00:0

Il raggio del suono, espressività per le disabilità

Un progetto transfrontaliero illustra le potenzialità di un nuovo strumento musicale per l’espressività delle persone con disabilità e per la riabilitazione nell’autismo. La nuova “via italo-svizzera” presenterà i propri risultati il 25 maggio a Bosisio Parini e il 26 maggio a Milano.

Se nell’ambito degli ausili per la mobilità e per la comunicazione lo sviluppo tecnologico ha portato grandi miglioramenti, nel campo dell’espressività la ricerca è ancora praticamente inesistente o acerba.
La mancanza di sperimentazione e di investimento in ambito creativo ha determinato un significativo gap dell’Italia e della Svizzera nei confronti di alcuni paesi del nord Europa, come Regno Unito e Scandinavia.
In Inghilterra, per esempio, nei centri con disabilità gravi vengono realizzate attività espressive fino all’80% del tempo impiegato nelle attività terapeutiche.

Per tale motivo il CRAMS (Centro Ricerca Arte Musica Spettacolo) di Lecco, in collaborazione con l’Istituto Scientifico Medea – La Nostra Famiglia, ha avviato il progetto di cooperazione sociale transfrontaliera a sostegno dell’integrazione dei soggetti disabili “Il raggio del suono”. Partito nel 2008, il progetto ha visto la partecipazione di alcune tra le principali realtà impegnate nel campo della disabilità nelle province di Lecco, Como e nel Canton Ticino (CRAMS, IRCCS Medea, Fondazione Provvida Madre ed RSU Sim-patia). Si tratta di un network di sperimentazione e ricerca finalizzato a validare l’efficacia terapeutica dello strumento Soundbeam, “il raggio del suono”.

Utilizzato soprattutto nel Regno Unito, il “raggio del suono” consiste in una strumentazione che impiega sensori ad ultrasuoni in grado di trasformare i movimenti, anche i minimali, in segnali MIDI, che vengono poi convertiti in suoni, immagini, stimoli-esperienze tattili: è sufficiente un semplice movimento del corpo, dentro il fascio di ultrasuoni, per riprodurre il suono di un violoncello, il miagolio di un gattino, il rumore della pioggia sul tetto...
Ebbene, il gruppo di ricerca – attraverso una sperimentazione tecnologica con nuovi sensori - è riuscito ad adattare l’apparecchiatura alle specifiche esigenze delle persone coinvolte nel progetto, in buona parte bambini e giovani con disabilità: la sperimentazione ha infatti coinvolto circa 50 utenti con disabilità di 5 centri della provincia di Lecco e circa 60 giovanissimi studenti delle scuole primarie del Lecchese e ha dimostrato di essere un elemento di potenziale forte innovatività nell’approccio alla disabilità.
Non solo. Lo studio ha rivelato che con il Soundbeam i ragazzi, oltre ad imparare ad ascoltare, esprimersi e comporre i suoni, rivelano un’abilità a concentrarsi che in altri contesti non risultava evidente, iniziano a scoprire, esplorare, esprimere e comunicare i loro sentimenti, sono più consapevoli ed interagiscono con l’ambiente circostante, iniziando così a sviluppare i rapporti interpersonali. Il tutto con ricadute positive sulla loro autostima ed integrazione sociale.

Il progetto ha infine validato l’utilizzo dello strumento in una terapia pensata specificamente per la riabilitazione dell’autismo. In questo ambito, Soundbeam, unendo la musica ai movimenti del corpo, ha reso possibile creare un trattamento basato sull’imitazione motoria, che ha determinato importanti miglioramenti nell’interazione sociale e nel contatto di sguardo.
La ricerca tecnologica, che ci ha consentito di realizzare ausili complementari dotati di sensoristica interattiva wireless, ora proseguirà con la sperimentazione dell’uso della tecnologia del soundbeam e delle sensory room nelle terapie di riabilitazione neuromotoria, in collaborazione con l’Istituto Medea. Stiamo anche pensando a teatri sensoriali…” afferma soddisfatto Angelo Riva, presidente del CRAMS.

I risultati del progetto “raggio del suono” verranno illustrati durante il convegno “Educare alla diversità”, che si terrà il 25 maggio presso La Nostra Famiglia di Bosisio Parini e il 26 maggio nell’ambito di Reatech Fiera Milano, a Rho. Tra gli altri, interverrà al convegno anche David Jackson, lo storico sassofonista dei Van Der Graaf Generator, che collabora con il CRAMS per l’utilizzo del Soundbeam.