Il 17 febbraio presso l'Istituto Graziella Fumagalli di Casatenovo (LC) sono stati presentati i risultati di un progetto sperimentale sull'insegnamento della lingua straniera agli alunni con disturbi di apprendimento (DSA), coordinato dalla dirigente dell'Istituto Fumagalli, dr.ssa Anna Maria Beretta, e svolto con la supervisione scientifica della dr.ssa Maria Luisa Lorusso, responsabile del Servizio di Neuropsicologia dei Disturbi di Apprendimento dell'Istituto Scientifico Medea.
Il progetto “La scuola fa ricerca: didattica e valutazione per l'apprendimento della lingua straniera in alunni con DSA” ha coinvolto negli anni scolastici 2012/14 tre Istituti Superiori della Provincia (Fumagalli di Casatenovo, Viganò di Merate e Greppi di Monticello) con attività didattiche sperimentali di ricerca e azione e mediante la progettazione di strumenti e metodologie di intervento innovative.
La ricerca ha preso in esame l’analisi delle principali difficoltà, anche nell’esperienza diretta dei docenti, degli studenti con DSA (principalmente dislessia e disortografia) nell’apprendimento delle lingue straniere.
Sono stati coinvolti il primo e secondo anno dei tre Isttuti, per un totale di 25 classi, 166 alunni di cui 56 con DSA, 13 docenti; sono quindi stati costituiti due gruppi, un gruppo sperimentale (14 classi per 32 alunni con DSA) e un gruppo di controllo (11 classi per 24 studenti sempre con DSA).
I docenti, per circa quattro mesi (marzo/giugno 2013) hanno integrato e diversificato la didattica quotidiana dell’insegnamento della lingua straniera nel lavoro in classe, nell’assegnazione dei compiti a casa, in fase di accertamento e di verifica. Hanno quindi valutato la memorizzazione, la rappresentazione di categorie grammaticali, l’ortografia e la fonologia.
I test, elaborati direttamente dai docenti coinvolti nelle tre diverse lingue straniere considerate (francese, inglese, tedesco) hanno riguardato il lessico, la costruzione corretta di frasi in lingua, l’uso della forma interrogativa e della forma negativa, la pronuncia.
“I test, su suggerimento dei docenti, sono stati inseriti sulla piattaforma digitale dell’I.S. Viganò; questo aspetto si è rivelato di indubbia utilità, ha reso più stimolante l’approccio alle prove da parte degli studenti e aumentato le competenze tecnologiche dei docenti”, sottolinea la dirigente Anna Maria Beretta. La modalità informatica non sembra aver causato problemi ed è stata ben accolta dai ragazzi; le prove effettuate si sono rivelate abbastanza facili per gli studenti senza disturbi dell’apprendimento e adeguate per i ragazzi con DSA, anche se si rilevano differenze a seconda della classe e del corso. La piattaforma è stata preziosa anche ai fini della condivisione tra i docenti di materiali da loro stessi elaborati e caricati: è auspicabile, per il futuro, un ricorso sempre più ampio a questa prassi per le indubbie potenzialità a livello di reciproco confronto, di suggerimenti operativi, di fruizione di materiali messi a disposizione dei colleghi.
“Da una prima analisi, i risultati sono pienamente soddisfacenti, sia nei termini della sensibilità delle prove messe a punto, che si mostrano in grado di differenziare chiaramente le prestazioni dei ragazzi con e senza DSA, sia nei termini dei percorsi didattici sperimentali ideati e realizzati, che hanno permesso di ottenere miglioramenti significativamente maggiori di quelli osservati nel gruppo di controllo. Ora la didattica sperimentale è ancora in corso e stiamo raccogliendo dati anche sul lungo periodo”, conclude la dottoressa Lorusso. |