“L’idebenone ha mostrato un effetto significativo sulla muscolatura respiratoria nella distrofia di Duchenne” ha commentato la dottoressa Grazia D’Angelo, dell’Unità di Patologie Neuromuscolari dell’Istituto Medea di Bosisio Parini, l’unica ricercatrice italiana in un team di studiosi provenienti da Belgio, Germania, Paesi Bassi, Svizzera, Francia, Svezia, Austria, Italia, Spagna e Stati Uniti che ha recentemente pubblicato uno studio di fase III sulla rivista The Lancet. Il farmaco è stato sperimentato su 66 ragazzi fra i 10 e i 18 anni, assegnati in modo casuale a ricevere per via orale idebenone o un placebo per 52 settimane. L’idebenone ha avuto un effetto significativo non solo sul picco di flusso espiratorio, ma anche sulla capacità vitale forzata e sul volume espiratorio massimo in 1 secondo. Leggi la notizia su Osservatorio Malattie Rare
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