comunicato stampa del 22/09/2015

Ricerca sui gemelli per capire psicosi e depressione

Al via un progetto di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Istituto Scientifico Medea. Il reclutamento nelle province di Como, Lecco, Monza Brianza e Milano.

E’ noto che le caratteristiche della personalità e del comportamento sono il risultato di una complessa interazione tra fattori genetici ed esperienze ambientali acquisite nel corso della vita. Ne consegue che la predisposizione innata, pur rappresentando un fattore di rischio per molte patologie (ad esempio psichiatriche), non basta però da sola a scatenare tali patologie, che invece tendono ad insorgere soltanto in presenza di particolari esposizioni o eventi nella vita dell’individuo.

Risultano quindi preziose per la ricerca scientifica le informazioni raccolte sui gemelli monozigoti e dizigoti, poiché consentono di stimare il peso della componente genetica e delle influenze ambientali su varie caratteristiche. In particolare possono essere utili per chiarire come i fattori genetici e le esperienze ambientali (tra cui soprattutto gli eventi traumatici e stressanti di natura psico-sociale) interagiscano nel favorire l’insorgenza di disturbi emotivi e comportamentali.

Per tale motivo il Ministero della Salute ha finanziato il progetto “Studio di prevenzione degli episodi depressivi e psicotici: dall’interazione gene-ambiente alla fenomenologia” (SPES), guidato da Paolo Brambilla dell’Università di Milano e da Maria Nobile dell’Istituto Scientifico Eugenio Medea di Bosisio Parini, in collaborazione con il Registro Nazionale Gemelli dell’Istituto Superiore di Sanità e gli Ospedali San Raffaele e Niguarda di Milano.

Dal mese di settembre 2015 il Registro Nazionale Gemelli ha iniziato un vasto reclutamento di gemelli nella Regione Lombardia, nelle province di Como, Lecco, Monza Brianza e Milano (lo stesso reclutamento aveva già coinvolto nei mesi passati l'intera Regione Friuli Venezia Giulia). Ai gemelli è stato spedito l’invito a partecipare allo studio, la nota informativa con i dettagli dello studio e uno specifico consenso da firmare e restituire al Registro in caso di adesione. I gemelli che decideranno di partecipare allo studio, e i loro genitori in caso di minori, saranno messi in contatto con i ricercatori dell’Istituto Scientifico Medea per ricevere ulteriori informazioni ed eventualmente fissare un incontro durante il quale compileranno dei questionari. In base alle riposte fornite ai questionari, alcune coppie di gemelli saranno invitate a sottoporsi a successive indagini di laboratorio, comprendenti una risonanza magnetica cerebrale e una serie di valutazioni cliniche, genetiche ed immunologiche, presso l’Istituto Scientifico Eugenio Medea di Bosisio Parini (LC). I risultati dei questionari e delle indagini saranno utilizzati in forma anonima e aggregata nel pieno rispetto della normativa legislativa sulla privacy.

Le valutazioni di laboratorio permetteranno di focalizzare specifiche caratteristiche che potranno essere utilizzate, in futuro, come “markers” per l’identificazione, la diagnosi ed il trattamento precoce dei soggetti ad alto rischio clinico di psicosi; in questo modo, si potranno avere prognosi ed esiti di trattamento più favorevoli, con una notevole diminuzione sia della percentuale di conversione alle psicosi, sia dei costi per la comunità.
I risultati dello studio getteranno le basi per organizzare, per la prima volta in Italia, un programma di prevenzione delle psicosi nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti.