L’assessore al Welfare di Regione Lombardia in visita ai reparti del Polo di Bosisio Parini. Nella delegazione anche i consiglieri regionali Mauro Piazza e Daniela Maroni.
“Avete sviluppato una rete territoriale che potrebbe diventare un modello per tutta la Lombardia: sono realtà come la vostra che consentono alla sanità lombarda di eccellere a livello nazionale ed europeo, sia in termini qualitativi che di offerta. L'encomiabile lavoro che svolgete non solo nella cura e assistenza dei vostri piccoli pazienti, ma soprattutto nella ricerca orientata a migliorare la qualità della loro vita è per Regione Lombardia motivo d'orgoglio". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera nel corso della visita alla sede de La Nostra Famiglia a Bosisio Parini (Lecco) che si è tenuta il 13 gennaio 2017. Nella delegazione anche i consiglieri regionali Mauro Piazza e Daniela Maroni, il direttore generale dell'ASST di Lecco Stefano Manfredi, Massimo Giupponi e Oliviero Rinaldi, rispettivamente direttore generale e direttore socio-sanitario dell’ATS Brianza e il sindaco di Bosisio Parini Giuseppe Borgonovo. “La visita di questa mattina – ha sottolineato Daniela Maroni - è la dimostrazione che Regione Lombardia è sempre molto attenta al territorio e alle eccellenze che partecipano alla crescita scientifica del Paese. Non possiamo sottovalutare l’impegno di chi opera all’interno della struttura in quanto, in oltre 70 anni di attività, sono stati seguiti un grande numero di casi. Senza tornare indietro negli anni, sono stati 35mila i bambini e i giovani assistiti nel 2016 a cui si sommano i 95 progetti di ricerca scientifica d’avanguardia. Ritengo che quella de La Nostra Famiglia sia una forma di impegno quotidiano che deve essere portata all’esterno e fatta conoscere a tutti”. "L'attività che svolgete in questa struttura è veramente straordinaria - ha sottolineato Gallera -. La ricerca indirizzata ad approfondire le esperienze di cura dei bambini con disabilità, per fornire agli operatori che li seguono strumenti e macchinari all'avanguardia, permette di ridurre i tempi di recupero o comunque di migliorare le condizioni di vita di questi piccoli pazienti. Inoltre ricerca e cura, unite alla formazione fornita ai genitori per aiutarli nella gestione quotidiana e domiciliare di questi bambini, consentono una vera e propria presa in carico del paziente. Quella totale presa in carico che noi vogliamo realizzare con la nostra legge di riforma sanitaria". "Gli IRCCS - ha concluso l’assessore - svolgono un ruolo fondamentale all'interno del sistema socio sanitario lombardo e per questo motivo abbiamo attivato lo scorso mese di dicembre un Tavolo di lavoro che mira a mettere in rete le loro esperienze, affinché si possa attivare una fattiva collaborazione con la rete ospedaliera regionale". |