Quali sono gli indicatori precoci dello sviluppo di psicopatologia in pubertà e adolescenza? Come aumentare le conoscenze su biologia, diagnosi e clinica dell'impatto dei fattori di rischio perinatali? A Udine il 2 febbraio, presso il Presidio Ospedaliero Universitario Santa Maria della Misericordia, si terrà il convegno “Indicatori prenatali e precoci di disturbi psichiatrici in età evolutiva”, organizzato dall’IRCCS Medea – La Nostra Famiglia e dall’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine. Si dibatteranno, in particolare, i principali studi sullo sviluppo neurale fetale, sugli aspetti cognitivi e motori neonatali e sull'impatto epigenetico sullo sviluppo del cervello come possibili indicatori di rischio psicopatologico. E' infatti di fondamentale importanza aumentare la comprensione di questi fattori di rischio, poiché la psicopatologia maggiore ha ricadute importanti sulla vita personale, famigliare, sociale e scolastica di bambini ed adolescenti. Depressione Lo sviluppo di psicopatologia in età evolutiva può avere dei fattori di rischio precoci, con particolare riguardo alla depressione e psicosi pre e post partum. Diventa inoltre molto importante poter avere degli indicatori clinici dello sviluppo di disturbi psichiatrici in pubertà ed adolescenza, in quanto la depressione sta assumendo sempre più connotati di una vera e propria patologia maggiore della società odierna, con una prevalenza che raggiunge circa il 20% della popolazione generale, ed è sempre più diffusa anche nelle giovani generazioni, con presenza fin dalla tenera età. Molte sono le cause ambientali e sociali legate all'esordio della malattia depressiva, ma esistono anche evidenze sul ruolo delle cause genetiche e biologiche nella suscettibilità a sviluppare depressione. Ambiente, genetica e neurobiologia Una nuova frontiera degli studi scientifici e dell'approccio clinico, medico e psicologico allo sviluppo di psicopatologia in età evolutiva è quella di integrare meglio il rapporto tra ambiente, genetica e neurobiologia al fine di migliorarne la diagnosi e le cure, potendo eventualmente in futuro attuare dei meccanismi di prevenzione. Infatti, le più recenti teorie eziopatogenetiche sottolineano il ruolo sia dei fattori genetici predisponenti, sia degli eventi ambientali, dalla cui interazione deriverebbero alterazioni del neurosviluppo fin dai primi anni di vita: questi poi porterebbero all'esordio, nell’età giovanile, di psicopatologia maggiore, come la psicosi o la depressione. E' noto infatti l'effetto di alcuni fattori genetici nell'influenzare il neurosviluppo, l'impatto su di esso di fattori stressanti precoci, le variabili cliniche rilevanti quali l’età di esordio, la ricorrenza di malattia e la risposta ai farmaci. Non sono invece ancora chiari i meccanismi molecolari, cellulari e genetici attraverso cui ciò avviene e quali siano i fattori di rischio perinatali predisponenti. Programma del convegno |