La ricerca, guidata dall'IRCCS "E. Medea" e appena pubblicata sul British Journal of Pharmacology, dimostra che una combinazione di due farmaci gia' utilizzati nell'uomo migliora la struttura muscolare nel topo privo di alfa-sarcoglicano.
Un gruppo di ricercatori dell'IRCCS "E. Medea" - La Nostra Famiglia, in collaborazione con ricercatori dell'Università di Milano, dell'Azienda Ospedaliera L. Sacco e dell'IRCCS San Raffaele e coordinati dal Prof. Emilio Clementi, ha dimostrato che una combinazione di farmaci già utilizzati singolarmente nell'uomo, un antiifiammatorio non steroideo ed un farmaco della famiglia dei nitrati, ha efficacia terapeutica in un modello animale di distrofia muscolare, il topo privo del gene alfa-sarcoglicano. Lo studio, finanziato da Telethon Italia ed Association Francaise contre les Myopathies è stato pubblicato dalla rivista British Journal of Pharmacology. La sperimentazione è durata un anno e ha riguardato un campione murino affetto da una forma di distrofia muscolare severa con aspetti patologici simili alla distrofia muscolare di Duchenne umana. Alla fine del trattamento i topi, ai quali era stata somministrata una combinazione di farmaci con proprietà antiinfiammatoria e capaci di rilasciare nitrossido, hanno manifestato un aumento della resistenza allo sforzo muscolare, un miglioramento della struttura muscolare con riduzione delle componenti fibrotica e infiammatoria e un rallentamento del decorso della patologia murina in assenza di effetti collaterali. L'approccio farmacologico non è certamente risolutivo di patologie su base genetica, come le distrofie, tuttavia il rallentamento del decorso clinico e il fatto che il trattamento possa essere utilizzato in più forme di distrofia muscolare è certamente un risultato importante, anche se la sua validità nelle distrofie umane necessita ancora di una prova clinica. "Il nostro intento è quello di identificare approcci farmacologici innovativi capaci in se stessi di rallentare il decorso della malattia ma che possano anche fornire sostegno adeguato alla terapia cellulare - spiega Clementi - abbiamo riscontrato in questa combinazione proprietà farmacologiche importanti, che possono migliorare il quadro patologico ed agire in sinergia terapeutica con le cellule staminali". Grazie al sostegno economico di Parent Project onlus Italia e dell'IRCSS "E Medea", la tollerabilità e sicurezza del trattamento combinato con questi farmaci sono ora in uno studio clinico - il cui reclutamento si è chiuso - in un gruppo di pazienti distrofici adulti presso l'IRCCS Medea stesso. Clara Sciorati1, Roberta Buono2, Emanuele Azzoni1,3, Silvana Casati2, Pierangela Ciuffreda2, Grazia D'Angelo4, Dario Cattaneo2, Silvia Brunelli1,3, and Emilio Clementi2,4 1 San Raffaele Scientific Institute, Stem Cell Research Institute, Via Olgettina 58, 20132, Milan, Italy; |